I metodi correttivi del collaboratore scolastico non sono piaciuti né al bambino, né tantomeno ai genitori che lunedì 18 marzo si sono presentati in commissariato per raccontare una vicenda ai limiti dell’assurdo. Quello che non sembra assurdo sono le lacrime del piccolo alunno di cinque anni di Villa Adriana e i segni riscontrati dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli.
Giovedì 14 marzo, infatti, i camici bianchi si sono visti arrivare in reparto il bimbo accompagnato dal papà. Sui polsi e su entrambe le braccia aveva ancora evidenti segni di strattonamento, senza contare che la contusione al ginocchio sinistro per la caduta sul pavimento, giudicati guaribili in sette giorni.
Stando a quanto riferito dalla mamma, dal papà e dai nonni paterni che preferiscono mantenere l’anonimato, i fatti si sarebbero svolti verso mezzogiorno all’interno dell’asilo comunale “Adrianella” di via Guglielmo Marconi, nel complesso di edilizia residenziale pubblica di Villa Adriana. Alla nonna che era andato a prenderlo al termine dell’orario scolastico, dopo essere scoppiato in lacrime, il piccolo ha raccontato che giocava a imitare l’Uomo Ragno, il suo super-eroe preferito.
Un personaggio, com’è noto, che spara ragnatele premendo con le dita un congegno realizzato dall’ingegnoso Peter Parker per saltare da un palazzo all’altro.
Una, due, tre volte. Forse avrà fatto anche il verso delle ragnatele che escono dal dispositivo, il piccolo, ma questo non gli ha evitato che il bidello capisse tutt’altro.
Stando sempre a quanto riferito dai familiari, il cinquantenne avrebbe perso il controllo avventandosi sull’alunno, rimasto traumatizzato a tal punto da non voler più tornare tra i banchi di scuola.
Racconti tutti ancora da verificare da parte degli agenti diretti da Giancarlo Sant’Elia che indagano sulla vicenda e che nei prossimi giorni ascolteranno insegnanti e altri testimoni, oltre a Virginia Belli, da settembre nuovo dirigente scolastico dell’istituto di via Leonina a Villa Adriana.
“Di questa storia non so nulla, tranne che c’è un’indagine in corso e che per questo martedì 19 marzo verrò ascoltata in commissariato – spiega la preside – Se i fatti fossero veri, mi dispiacerebbe, ancora non me ne capacito tanto appaiono surreali. Circolano versioni discordanti sull’episodio, ma finché non avrò elementi certi non posso rilasciare dichiarazioni”.
Gioca a imitare l’Uomo Ragno Il bidello scambia il lancio delle ragnatele con le corna e lo picchia
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